Immagino che Max Collini abbia un serbatoio di storie da raccontare a cui attingere praticamente infinito. Del resto ciò che “fa letteratura” non è l’episodio che si racconta, ma il “come” se lo racconta. Gli Offlaga Disco Pax al terzo album hanno toccato un nuovo vertice di espressività e le storie di Max sono ormai un tutt’uno con le parti strumentali di Daniele ed Enrico, al punto tale che è diventato difficile distinguere quando è la musica che è chiamata a sottolineare i momenti più significativi della narrazione, e quando invece sono le pause o i crescendo del testo che servono a lanciare i passaggi più intensi della composizione. Poco importa. Fin quando gli ODP si prenderanno tutto il tempo di cui hanno bisogno per pubblicare un nuovo lavoro sono convinto che non si rischi nessun calo di tensione. Gioco di società al momento mi piace quanto Bachelite (cioè molto) e alcuni brani come “Parlo da solo” o “Piccola storia ultras” sono da considerare tra i migliori in assoluto del trio emiliano. La prima, in particolare, è una canzone dove Max abbandona il suo stile narrativo consueto, smette di raccontare e forse per la prima volta in maniera così convinta prova a descrivere per immagini e sensazioni. Il video è stato presentato ieri.