Mi chiedo dove fossi mentre i Daughter pubblicavano i loro primi ep. Per fortuna ci pensa (ancora una volta) la 4AD a suonare la sveglia pubblicando il loro album di esordio If You Leave. A tentare di dare un’idea della loro musica, si potrebbe parlare di dream pop (il fantasma di Victoria Legrand aleggia tra i solchi del disco) o di new wave riproposta in chiave soffusamente folk. L’operazione può essere assimilata a quella già portata avanti con successo da The XX, dove però questi si affidano ad un suono algido ed minimale, i Daughter (che pure sono di Londra) prediligono un suono caldo e dilatato, avvolgente. Il risultato finale è simile nei suoi effetti: canzoni di una malinconia che prende alla gola, brani che si scavano un cunicolo in profondità per annidarsi nell’intimità dell’ascoltatore… e da lì non se ne vanno più. “Setting Fire To Our Insides For Fun…” come canta Elena Tonra in questa splendida Youth, per me già un classico.
Playlist martedì 26 marzo 2013
Daughter – If You Leave (4AD)
“Youth”
Inc. – No World (4AD)
“Black Wings”
Bonobo – The North Borders (Ninja Tune)
“Towers”
Lapalux – Nostalchic (Brainfeeder)
“Guuurl”
Atoms For Peace – Amok (XL)
“Unless”
Marnie Stern – The Chronicles of Marnia (Kill Rock Stars)
“Immortals”
Waxahatchee – Cerulean Salt (Don Giovanni)
“Peace & Quiet”
The Men – New Moon (Sacred Bones)
“Half Angel Half Light”
Parenthetical Girls – Privilege (Abridged) (Marriage)
“A Note To Self”
Little Wings – Last (Rad)
“I Waited On The Door”
Benoît Pioulard – Hymns (Kranky)
“Reliquary”