Puntata #16!

Twin Shadow - ConfessCi pensa anche George Lewis Jr. ad ingrossare le fila dei “dischi belli con copertine brutte” di questo 2012. Dopo il contributo fondamentale di Dirty Projectors e Hospitality, ecco Confess con una copertina che pure Billy Idol (cit.) avrebbe avuto qualche perplessità una trentina di anni fa. In ogni caso Twin Shadow si riconferma con un ottimo album che, per quanto non sia un capolavoro, ha il merito di dimostrare che si può ancora citare gli anni ’80 (ed essere alla moda) con intelligenza. Basta aver qualcosa da dire e saper scrivere canzoni (pare facile detto così…). Per esempio non sono sicuro che sia il caso di altre band di area Brooklyn come DIIV e Violens.
Ieri a Sesto al Reghena ha suonato Perfume Genius. Il ragazzo ci sa fare, si sa, e può contare su almeno una mezza dozzina di brani killer. Tenete d’occhio il calendario di Sexto’nplugged 2012 che ne arrivano delle belle.

Playlist martedì 10 luglio 2012

Dirty ProjectorsSwing Lo Magellan (Domino)
“Gun Has No Trigger”
Delicate StevePositive Force (Luaka Bop)
“Positive Force”
Tame ImpalaLonerism (Modular)
“Apocalypse Dreams” [free download!]
Ariel Pink’s Haunted Graffiti Mature Themes (4AD)
“Only In My Dreams” [free download!]
ViolensTrue (Slumberland)
“All Night Low”
DIIVOshin (Captured Tracks)
“How Long Have You Known”
Twin ShadowConfess (4AD)
“Beg For The Night”
Purity RingShrines (4AD)
“Fineshrine” [free download!]
Perfume GeniusPut Your Back N 2 It (Matador)
“Hood”

Dirty Projectors – Swing Lo Magellan (Domino)

Dirty Projectors - Swing Lo MagellanMi accodo inevitabilmente al coro di giubilo e lo faccio volentieri. Quel capoccione di David Longstreth l’ha fatto di nuovo, e forse addirittura meglio. Lo devo ancora metabolizzare per benino, ma a spanne direi che che Swing Lo Magellan è il miglior album dei Dirty Projectors. Un po’ come i Beach House, anche la band di NY con il precedente album (Bitte Orca, 2009) sembrava aver portato a compimento una formula che sarebbe stato difficile riproporre senza annoiare. E invece la perfezione non esiste, è sempre un passo oltre e il buon Dave evidentemente non si è ancora stancato di inseguirla. Per fortuna.
Questa volta i Dirty Projectors tolgono sostanza agli arrangiamenti, meno chitarre, meno strumenti, e proprio grazie questa ricerca di essenzialità, a risaltare come mai prima è il loro genio compositivo, un’attitudine alla melodia incredibilmente capace di coniugare audacia e immediatezza. Un disco da top ten di fine anno, senza dubbio. Aspetto con curiosità le “risposte” di quegli altri geniacci di Grizzly Bear e di Animal Collective.

Dirty Projectors – “Gun Has No Trigger”

Chairlift – Something (Kanine)

Non nascondo che molto del pop uscito da Brooklyn negli ultimi anni mi risulta insopportabilmente leggero. Non intendo “facile”, no. In realtà quanto prodotto a NY molto spesso, quando finisce sotto le luci dei reiflettori, è più ricercatamente intellettuale di quanto non sarebbe disposto ad ammettere. Anche le canzoni più frivole finiscono così per perdersi in giochi di citazioni più o meno colte che magari divertono il critico, ma raramente aggiungono sostanza alla qualità della musica. I Chairlift rappresentano una felice eccezione. Il loro pop elettronico ha spessore e stempera con intelligenza le onnipresenti citazioni anni ’80 accentuando la companente sci-fi del proprio suono. Più che synt-pop, si direbbe space-pop. Non manca neanche una buona dose di ironia, come testimonia il video di “Met Before” (non a caso miglior video della settimana su Stereogum).

 

Chairlift – “I Belong In Your Arms”