sOUNDVERITE top ten 2012!

Qualche rapida nota di metodo prima di lasciarvi a questo lungo post. Non sono state considerate ristampe, né ep. Questa top ten, così come quella degli album fino alla ventesima posizione, è il frutto di un veloce e dunque non troppo meditato confronto tra chi scrive e l’ottimo Dj Lavezzi. Abbiamo passato un anno ad ascoltare e a far ascoltare dischi, a parlarne in diretta e ancor di più tra di noi, non ci sembrava dunque il caso di scornarci su una posizione in più o in meno. Questi sono i dischi che ci sono piaciuti di più quest’anno. Speriamo in questo di aver interpretato anche i gusti e le scelte di Gianluigi Patruno e Luca “Belly” Peressini, che con noi animano sOUNDVERITE, ogni martedì sera sui 90.0 mhz di Radio Onde Furlane.

#10) GoatWorld Music (Stranded)
Goat - World Music
Probabilmente è finito al decimo posto solo perché l’abbiamo scoperto da pochissimo (thanks Belly), ne avessi goduto qualche mese fa sarebbe stato da podio (…e probabilmente sarei pure riuscito ad aggiudicarmi il vinile, ormai già fuori catalogo ed a prezzi folli su Discogs). L’amalgama è una meraviglia psichedelica con i chitarroni giusti e le voci che ti si insinuano nella testa e fa kabuuuum! Il momento topico: “Run to Your Mama” – ottima anche per il dancefloor più fighetto. (DjL)

#9) SpiritualizedSweet Heart Sweet Light (Fat Possum)
Spiritualized - Sweet Heart Sweet LightAltro bel rientro nel 2012 per questi Jedi della musica, c’è tutto quello che mi piace qua dentro: lo spazio, la melodia, gli arrangiamenti giusti, le liriche che ti agganciano nella loro immediatezza (finalmente!). Per quanto riguarda la musica, c’è meno spazio e più voglia di divertire, e forse per questo me ne sono innamorato. Momento topico: “Hey Jane” – la coda finale non può lasciare indifferente nessuno che si possa definire vivo, o qualcosa che si avvicina. (DjL)

#8) The Mountain GoatsTrascendental Youth (Merge/Tomlab)
The Mountain Goats - Trascendental Youth“Do Every Stupid Thing That Makes You Feel Alive, Do Every Stupid Thing To Try To Drive The Dark Away”… cominciare un album cantando parole del genere, toccanti e semplici che anche un bambino le capirebbe, è privilegio di pochi. John Darnielle è un musicista prezioso, di quelli che sanno giocare col comico e col tragico, di quelli che strappano lacrime di gioia. Non stupisce che si stiano raccogliendo firme per attribuirgli il titolo di United States Poet Laureate. Momento topico: “Amy Aka Spent Gladiator I” – la traccia d’apertura, appunto. (LM)

#7) How To Dress WellTotal Loss (Weird World)
HTDW - Total LossQuesto nuovo progetto di Tom Krell ridefinisce quello che potremmo definire Soul o R’n’B bianco del 2012, ovvero tanta intensità emozionale, ma invece della patina dolce black, abbiamo un’oscura intimità che ti abbraccia ed accarezza, ma non si sta mica bene…. Ci si trova immersi in una dolcezza che ti dice che siamo fragili e nervosI. Momento topico: “& it was you” – un ottimo gospel teso. (DjL)

#6) Father MurphyAnyway, Your Children Will Deny It (Aagoo)
Father Murphy - Anyway, Your Children Will Deny It
Ecco, gente di Treviso che suona come e meglio di quelli di New York! Qua non si scherza il disco si apre e dall’inizio alla fine è un’intensa sensazione di quel vortice che ti tira giù giù giù e quando è finito ormai ci sei dentro e devi ricominciare tutto da capo, ormai ce l’avrai nelle vene come certe robacce. La cosa più devastante uscita in Italia da anni (almeno fino a prima di aver sentito The Secret”!). Momento topico: “In Praise of Our Doubts” – il gioco di batteria che conclude il brano è qualcosa che riconcilia con la bellezza della musica. (DjL)

#5) The WalkmenHeaven (Fat Possum/Bella Union)
The Walkmen - Heaven
Un ritorno in grande stile, un album maturo con un che di auto celebrativo che non stona. Dopo anni di militanza The Walkmen sono la dimostrazione che si può ancora suonare folk-rock con personalità, passione e l’audacia dei grandi gruppi. La voce eccezionale di Hamilton Leithauser non sarebbe abbastanza, se non fosse comunque accompagnata da quel suono di chitarra desertico e possente (Paul Maroon), quell’organo profondo e intenso (Walter Martin), quella sezione ritmica semplicemente perfetta (Matt Barrick e ancora Martin). Difficile scegliere qui un momento topico: “The Witch” forse – perché c’è tutto il loro suono e la loro potenza. (LM)

#4) Grizzly BearShields (Warp)
Grizzly Bear - Shields
Dopo Veckatimest del 2009, ci si aspettava tanto ma la paura del mezzo flop che ci hanno regalato gli Animal Collective (usciti anche loro nel 2009 con un gran botto) era lì nell’aria. Invece no, loro no! Si confermano a livelli altissimi nella loro complessità, tra composizione, arrangiamenti e melodie, siamo di fronte a dei giganti che non riuscirebbero a sbagliare un colpo neppure se lo volessero! Momento topico: “Yet Again” – sarò ripetitivo ma quando ci sono delle partiture di batteria così potenti in un brano vado in estasi. (DjL)

#3) Dirty ProjectorsSwing Lo Magellan (Domino)
Dirty Projectors - Swing Lo Magellan
La musica di Dave Longstreth si è sempre retta su equilibri precari e geometrie oblique. Questo album fa un passo oltre Bitte Orca e riesce nella notevole impresa di suonare finalmente pop, senza rinunciare a una virgola della consueta audacia in fase di composizione e arrangiamento. Al primo ascolto sembra tutto semplice e immediato, in realtà melodie e strutture restano di una complessità vertiginosa. Genio. Momento topico: “Gun Has No Trigger” – la parte cantata è qualcosa di grandioso e la parte strumentale non è da meno (il giro di basso in particolare), la più bella canzone ascoltata quest’anno. (LM)

#2) Ty Segall BandSlaughterhouse (In The Red)
Ty Segall Band - Slaughterhouse
Già titolo e copertina ti fanno capire che non è più il tempo di salutare il pane, ma di mettere tutti i volumi a palla e scaricare strabordate di fuzz senza pietà sugli ignari astanti, il risultato è punk nell’anima e grunge nella forma. Da qualche parte la famiglia Stooge sorride, qualcuno ha imparato bene e porta avanti le tradizioni! Momento topico: “Death” – come il confetto falqui, basta la parola! (DjL)

#1)  SwansThe Seer (Young God)
Swans - The SeerRullino i tamburi, squillino le trombe, non troppo a festa mi raccomando, perché i cigni neri son tornati in gran forma come poche volte nella loro lunga e variegata carriera. Il risultato è di quelli che forse fa fatica a farsi apprezzare, e di certo la lunghezza (triplo vinile…) non aiuta nella digestione, ma lasciatevi conquistare come si deve dalle cavalcate di chitarra, alternate a ballate languide, dalla voce da Walking Dead di Gira e dai silenzi che riempiono come cannonate le orecchie. Momento topico: “Lunacy” – quando alla fine parte la nenia The Childhood is Over… si capisce che non c’è più nulla da salvare, non si torna indietro, siamo su un barcone alla deriva, teniamoci forte e cantiamo per dimenticarci della paura! (DjL)

Puntata #28!

Pinback - Information RetrievedDevo ancora metabolizzarlo bene, è vero. Però quando si tratta di una band che si è seguito da subito e per tanti anni, forse ci si può anche sbilanciare in un commento prematuro. Information Retrieved, il nuovo album dei Pinback, non mi entusiasma. E questo nonostante esca a cinque anni di distanza dal precedente e, soprattutto, nonostante il suono della band non sia cambiato affatto. La rotondità del suono, la ripetitività narcolettica di chitarre e batteria, l’attitudine alla melodia così splendidamente anni ’90, in breve: tutto ciò che ho amato nella musica di Rob Crow e Armistead Burwell Smith IV è ancora là. Ciò che manca, alla fine, sono proprio le canzoni che, salvo qualche notevole episodio, non sono proprio memorabili o quantomeno ai livelli cui ero abituato. Ne esce un album gradevole, ma nulla più. Peccato.
Restando su vecchie glorie di fine novanta, ne escono sicuramente meglio …And You Will Know Us By The Trail Of Dead anche se, pure per loro, si può dir tranquillamente che abbiano esaurito il “sacro fuoco” e vadano avanti con molta dignità e molto mestiere.

Playlist martedì 23 ottobre 2012

Mac DeMarco 2 (Captured Tracks)
“Ode To Viceroy”
Pinback Information Retrieved (Temporary Residence)
“His Phase”
Calexico Algiers (City Slang)
“Epic”
The Mountain Goats Trascendental Youth (Tomlab)
“Amy aka Spent Gladiator 1”
A.C. NewmanShut Down The Streets (Matador)
“I’m Not Talking”
…And You Will Know Us By The Trail Of Dead Lost Songs (Richter Scale)
“Catatonic”
Two GallantsThe Bloom and The Blight (ATO)
“My Love Won’t Wait”
EfterklangPiramida (4AD)
“Apples”
Gravenhurst The Ghost In Daylight (Warp)
“The Foundry”
How To Dress WellTotal Loss (Weird World)
“Talking To You”

Pinback – “His Phase”

The Mountain Goats – Trascendental Youth (Tomlab/Merge)

The Mountain Goats - Trascendental Youth Di John Darnielle mi piace tutto, da sempre. Mi piace la sua voce nasale che riesce ad essere così espressiva nonostante il timbro infantile e tremolante. Mi piacciono le sue canzoni anche quando si reggono su quattro accordi quattro. Mi piace come si concede alle interviste, con generosità, dove si racconta sempre senza filtri anche quando non sollecitato. Per accompagnare l’uscita di Trascendental Youth, ne ha rilasciate diverse e tutte interessanti. Quella su Pitchfork merita, meglio ancora quella pubblicata da Stereogum dove John si dilunga su uno dei tratti distintivi della sua scrittura: il contrasto tra la dimensione tragica dei testi e l’atmosfera euforica e positiva delle parti strumentali. Un equilibrio sottile su cui si reggono molti dei suoi brani e che contribuisce a rendere il suo stile così unico.

Puntata #25!

Dinosaur Jr. - I Bet On SkyIn questo mesetto di pausa blog, la trasmissione radiofonica in realtà è andata avanti trasmettendo brani da tutti gli album più attesi. Sicuramente anche su questo spazio torneremo sui vari Animal Collective, Grizzly Bear, The XX e tutti gli altri titoli che rischiano di finire in molte playlist di fine anno. Per quanto riguarda la puntata di oggi però, per quanto zeppa di “vecchie glorie”, voglio mettere sotto i riflettori I Bet On Sky dei Dinosaur Jr. Pochi gruppi hanno il potere di ricondurmi al diciassettenne che ero come quello capitanato da J. Mascis. Questione di identità e continuità del loro suono, ma anche di uno stile che a dispetto degli anni continua a parlare alla mia sensibilità. E non solo alla mia, spero. E così, ogni volta che parte con l’ennesimo assolo ad infinitum, sono lì a sciogliermi e a pregare: non ti fermare. “Watch The Corners” è una canzone da lacrime.

Playlist martedì 2 ottobre 2012

The Mountain Goats – Trascendental Youth (Merge)
“Cry For Judas”
Mark Eitzel – Don’t Be A Stranger (Merge)
“I Love You But You’re Dead”
Neil Halstead – Palindrome Hunches (Brushfire)
“Digging Shelters”
Earlimart – System Preferences (The Ship)
“Get Used To The Sound”
Dinosaur Jr. – I Bet On Sky (Jagjaguwar)
“Watch The Corners”
The Sea and Cake – Runners (Thrill Jockey)
“Harps”
Flying Lotus – Until The Quiet Comes (Warp)
“Putty Boy Strut”
Matthew Dear – Beams (Ghostly Int.)
“Headcage”

Dinosaur Jr. – “Watch The Corners”